economia

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"Adesso finalmente Genova può fregiarsi del titolo di campione delle tariffe del trasporto pubblico più care d'Italia". Lo denunciano Wwf e Legambiente dopo gli aumenti decisi dal Comune. "Nessun correttivo è stato posto per salvaguardare ed incentivare l'utenza fedele, ossia per incentivare abbonamenti e titoli di viaggio fidelizzanti - dicono gli ambientalisti - che invece è l' obiettivo perseguito giustamente da tutte le aziende di trasporto ben gestite e di tutte le amministrazioni che hanno a cuore l'espansione del servizio di trasporto pubblico".

"Evidentemente la cecità di Giunta, assessore e Amt, in un'ansia di fare cassa 'costi quel che costi' - hanno scritto in una nota congiunta Wwf e Legambiente - impedisce anche solo di pensare a provare a mettere in campo strategie più intelligenti per recuperare introiti, magari ispirandosi semplicemente ad altre realtà italiane come quella di Milano, in cui da 10 anni non vengono toccate le tariffe degli abbonamenti, con un incremento non solo di abbonati ma anche di entrate". Bocciata anche la tariffa solo bus di corsa semplice perché "oltre a minare le politiche di fidelizzazione (riduce il vantaggio dei settimanali), si realizza un grave passo verso la disintegrazione tariffaria, indebolendo uno strumento fondamentale per i cittadini".