politica

1 minuto e 0 secondi di lettura
“Marini? E’ una figura vecchia, vecchia. Ci vorrebbe un personaggio nuovo”. Marco Doria, sindaco di Genova non usa mezzi termini quando gli si chiede che cosa ne pensa della candidatura che sarebbe emersa dopo l’incontro la Bersani e Berlusconi e che, fra poco, potrebbe diventare il nuovo presidente della Repubblica.


Poi parla dei rapporti difficili tra la sua giunta e il Pd. “Non mi sono fatto imporre alcun assessore, forse il problema è questo e ho scelto io, come prevede la legge. Era una prerogativa del sindaco. Ho scelto Bernini. Non va bene? “.
Dicono che l’ha scelto perché è una figura a lei affine. “Affine? Ma Bernini è stato il candidato del pd che ha avuto più preferenze”.


Forse non sono buoni i rapporti con Farello e Vassallo?. “Farello è il capogruppo del Pd e con lui ho continui rapporti. Vassallo è un consigliere e mi può parlare quando vuole e poi ci sono i lavori delle commissioni. Tutte le questioni importanti escono dalle commissioni”.
Farà un vertice di maggioranza? “Vertice? Un termine enfatico. Il dialogo deve essere continuativo non mandato avanti con vertici”.