Dopo la doppia fumata nera oggi alle 10, a seguito della conferenza dei capigruppo, ci sarà la terza votazione per eleggere il presidente della Repubbblica. Nessun candidato ieri ha raggiunto il quorum. Nalla prima votazione Franco Marini si è fermato a 521; 240 voti per Rodotà. Nella seconda le schede bianche sono state 418 e Stefano Rodotà ha ottenuto 230 voti, seguito da Sergio Chiamparino con 90 voti.
L'ipotesi al vertice del Pd è ora quella di scegliere il candidato alla presidenza della Repubblica attraverso una consultazione, a voto segreto, sulla base della proposta di nomi che sarà avanzata da Bersani. Ma la situazione all'interno del partito resta molto delicata.
"Siamo stati saggi a dare retta alla stragrande maggioranza dei nostri simpatizzanti e iscritti che ci avevano fatto capire in ogni modo che non gradivano la soluzione Marini".
Claudio Burlando ha commentato così l'esito delle votazioni di ieri, spiegando perchè non è stato fedele alla linea del segretario:
"Per la prima volta in 40 anni ho disobbedito, ma io credo che abbiamo salvato il pd. Altrimenti sarebbero stati guai grossi".
Salvato il Pd, dice Burlando. Ma Bersani? "Non lo so, tra i gruppi dirigenti si valuterà. Di certo il nostro mondo ha capito che quando grida una cosa come è successo in queste ultime ore, è possibile trovare un ascolto fortissimo. Probabilmente più di 200 di noi non hanno votato Marini, perchè questo nostro mondo non condivide l'alleanza con Berlusconi. Oggi era per il presidente ma domani sarebbe stata per il governo".
La soluzione allora potrebbe essere una alleanza con i grillini?
"Possiamo presentare un candidato alla quarta votazione che possa avere un consenso anche da quei parlamentari".
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