sport

2 minuti e 21 secondi di lettura
Una vittoria certamente di prestigio ma arrivata al termine di una partita nella quale, comunque, la Mediterranea non ha saputo dare il meglio di sé. A discapito del prezioso e prestigioso successo colto con il punteggio di 7-6 in casa della Geymonat Orizzonte Catania, le imperiesi hanno infatti disputato due tempi e mezzo con grande confusione, commettendo errori anche molto banali ed attaccando con poca lucidità.


Il risultato sono stati due tempi nei quali un buon Catania ha capitalizzato il proprio gioco e sfruttato le incertezze delle giallorosse per raggiungere anche le quattro reti di vantaggio, portandosi sul 5-1 a metà del secondo periodo di gioco. Poi la Mediterranea, reduce anche da un viaggio avventuroso per raggiungere la Sicilia (volo annullato venerdì, trasferimento a Pisa e viaggio aereo fino a Catania nella mattinata, poche ore prima della gara) ha cominciato a scuotersi. Un gol prima della pausa e uno nel terzo quarto hanno riaperto la sfida.
La grande rimonta è poi maturata negli ultimi otto minuti nei quali, con altre quattro reti consecutive, le imperiesi hanno assestato il colpo vincente. Vana l’ultima segnatura del Catania, così come l’assalto conclusivo delle siciliane, con le ragazze di Marco Capanna che hanno saputo conservare i tre preziosissimi punti che consentono loro di scavalcare la Ngm Firenze e, a meno di crolli clamorosi contro la Roma sabato prossimo, di chiudere la stagione con un prestigioso terzo posto el’abbinamento, nei quarti con la Despar Messina o con il Bogliasco. 
Poco soddisfatto, nonostante l’importante successo, il coach Marco Capanna.
“È assurdo – afferma il tecnico imperiese – commettere errori gravissimi ed attaccare in modo sconclusionato come abbiamo fatto a Catania per due tempi e mezzo. Abbiamo subito gol in modo bruttissimo, sprecato occasioni per ingenuità ed approssimazione. La nota positiva è che abbiamo avuto un’ottima reazione. Avevo chiesto, nell’intervallo, di dimostrare che erano capaci di riprendere in mano la gara e le ragazze ci sono riuscite. Le difficoltà possono capitare e, anche in chiave playoff, questa reazione può essere un segno importante della capacità di rientrare in gara. Non devono però esserci i presupposti che fuori dalla gara ci possono mettere. Se il Catania è un’ottima squadra, con il loro tecnico,la grande Miceli, che ha fatto un lavoro splendido, siamo stati noi a crearci per primi e da soli le difficoltà, con movimenti tecnici errati, dopo che li abbiamo ripassati per giorni interi, o controfughe al rallentatore, superiorità numeriche gettate via. Ci ha salvato il carattere, ma la prossima volta potrebbe non bastare, per cui non bisogna ritrovarci in queste situazioni. Va bene il carattere, va bene la reazione, ma io voglio anche la qualità del gioco”.