cronaca

57 secondi di lettura
Sono oltre 200 le persone in Liguria che, sorprese a guidare in stato di ebbrezza, sono attualmente sottoposte a lavori di pubblica utilità sul territorio piuttosto che scontare la pena detentiva in carcere.


E' il dato più significativo che emerge dai dati liguri che fanno riferimento al 'carcere invisibile' delle misure alternative e di sicurezza e di altre misure sostitutive della detenzione che coinvolge complessivamente oltre mille persone. "Se sommiamo questi numeri con quelli delle presenze in carcere, oggi pari ad oltre 1.880, la Liguria ha complessivamente quasi 3mila soggetti coinvolti a vario titolo nell'esecuzione della pena" afferma Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
 

In Liguria 448 persone sono state affidate in prova ai servizi sociali: di queste, circa 150 sono tossicodipendenti, 28 fruiscono di semilibertà, 239 di detenzione domiciliare, 115 di libertà vigilata e 214 di altre misure, tra le quali appunto quella del lavoro di pubblica utilità per i soggetti (209) sorpresi alla guida in stato di ebbrezza, che consiste in una prestazione di lavoro non retribuita a favore della collettività da svolgere in via prioritaria nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale.