
Il sindaco di Genova, Marco Doria, ricorda Don Andrea Gallo negli studi di Primocanale.
"Don Gallo leggeva la Chiesa in due modi - spiega Doria - come comunità di persone che doveva essere aperta e accogliente, non chiusa. Che accettasse tutti e si confrontasse con tutti e che entrasse sempre più nel mondo. E anche come istituzione".
"Parlando con me diceva che scegliendo il sacerdozio aveva scelto la chiesa. Aveva il Vangelo come testo di riferimento. Lo leggeva e lo meditava. Cercava di seguirne gli insegnamenti e in questo trovava naturale occuparsi degli ultimi - ha detto Doria - C'era un'assoluta coerenza tra le cose che diceva e le cose che faceva.
E ancora: "In un mondo in cui è facile dire cose e farne altre, lui no. Era coerente. Era una persona molto tollerante, radicale in certe posizioni, ma tollerante. Non sopportava l'ipocrisia".
E per concludere, il sindaco di Genova ha aggiunto:"Genova lo onererà come sa fare nei momenti importanti".
I funerali di Don Andrea Gallo si svolgeranno sabato mattina nella chiesa del Carmine, la chiesa che lo vide alla fine degli anni '60 protagonista con tanti giovani di un movimento di grande rinnovamento religioso e politico.
Prima delle celebrazioni, un grande corteo che partirà dalla Comunità di San Benedetto e accompagnerà il feretro fino al Carmine.
IL COMMENTO
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