cronaca

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La rimozione dei sigilli alla Jolly Nero, dopo la notifica del provvedimento di dissequestro della Procura alla Capitaneria di porto, sono stati rimossi e la nave è ora a disposizione degli armatori.


Il cargo, che al momento si trova nella zona dei cantieri Mariotti, potrebbe riprendere il mare nel giro di due-tre giorni dopo una serie di procedure.

 

A questo proposito si è appreso che è già stato acquistato il nuovo Vdr, la "scatola nera" in sostituzione di quella sequestrata il cui contenuto (dati e voci) è all'esame dei periti della polizia postale. Inoltre sarebbero già stati presi contatti con il Rina che, dopo ogni evento straordinario, per legge, deve effettuare una visita sulla nave e rilasciare specifici certificati.


Sulla Jolly Nero, insieme all'equipaggio, prenderà posizione il nuovo comandante in sostituzione del comandante Roberto Paoloni (difeso dagli avvocati Carlo Uva e da Romano Raimondo) che è indagato con l'ipotesi di omicidio colposo plurimo insieme al pilota Antonio Anfossi (avvocati Francesco Munari e Carlo Golda). Il dissequestro è stato notificato dalla Procura dopo gli ulteriori accertamenti compiuti dai periti della Procura i quali hanno comunicato al procuratore capo Michele Di Lecce e al sostituto procuratore Walter Cotugno, che non erano necessarie altre verifiche.


Ora i due ammiragli della Marina Militare che avevano preso 60 giorni di tempo, tra poco più di un mese dovrebbero depositare la loro relazione sullo stato della nave. Sulla Jolly Nero si trovano circa 2.000 container che, si presuppone, rimarranno a bordo per intraprendere il viaggio e raggiungere le destinazioni che erano all'origine della tragedia. Non è da escludere che qualche proprietario (in tutto sono un centinaio) potrebbe anche far scaricare la merce per questioni tecniche.