
L’assessore nel corso dell’incontro ha sottolineato le sue preoccupazioni per un progetto di riorganizzazione che prevede 854 esuberi in tutta Italia e che in Liguria coinvolge circa 30 persone e contempla la chiusura delle sedi di Chiavari e Savona. “E’ inaccettabile – ha detto Vesco che una multinazionale che ha sempre fatto milioni di euro di utile presenti un piano così massiccio di licenziamenti alle prime avvisaglie di crisi, penalizzando ingiustamente i suoi dipendenti e i lavoratori dell’indotto, a cominciare dagli autotrasportatori e dai soci delle cooperative di facchinaggio». Oltre a questo l’assessore si è soffermato sulla chiusura delle sedi di Chiavari e Savona che “risulta profondamente sbagliata per le ripercussioni sui lavoratori e per il depotenziamento logistico di due territori importanti, ma morfologicamente complicati per la presenza di ampie vallate e molti piccoli comuni a cui va assicurata l’erogazione del servizio”.
IL COMMENTO
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