
Il workshop, organizzato da Unioncamere Liguria, Università di Genova e Regione Liguria, si basa sull’omonimo progetto europeo di cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo per il trattamento e la valorizzazione dei residui della lavorazione dell’olio e, per questo, vedrà la partecipazione di molti rappresentanti degli enti camerali italiani all’estero: Egitto, Marocco, Grecia e Spagna, che, oltre all’Italia, sono tra i principali produttori di olio nel bacino del Mediterraneo. Presenti anche esponenti del mondo universitario europeo (Israele, Portogallo, Cipro e Giordania).
Le acque reflue di vegetazione (Arv) hanno un basso indice di biodegradabilità e, di conseguenza, considerevoli proprietà inquinanti. L’obiettivo del progetto è, quindi, trovare processi e tecnologie adatti per evitare l’inquinamento ambientale e migliorare la sostenibilità dei frantoi. Processi semplici, efficaci, economici e che possano anche trovare un nuovo impiego ai residui di scarto.
Rendere noti i passi avanti compiuti in questo ambito e il progresso scientifico raggiunto in Liguria sarà tema centrale del workshop, occasione anche per premiare i soggetti pubblici e privati che hanno già adottato nuove soluzioni attente all’ambiente, oltre ad aver trovato nuovi utilizzi per le Arv.
IL COMMENTO
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