
“Premesso che il divieto in un solo quartiere è inutile perché sposta semplicemente il problema – ha detto -, il Comune ha il dovere di promuovere una giusta cultura cominciando dalle scuole ma stando anche attento a non criminalizzare i giovani. Dunque spero che Doria, al di là delle ordinanze, metta in campo tutta una serie di situazioni che possano veramente servire a circoscrivere e risolvere il problema”.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana