cronaca

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Una donna ecuadoriana di 40 anni si è presentata la scorsa settimana presso gli Uffici della Squadra Mobile per denunciare il compagno, un connazionale di 32 anni, che per mesi l'aveva costretta a subire una lunga serie di maltrattamenti fisici e psicologici culminata con la sottrazione per tre giorni della figlia della coppia da parte dell'uomo, che ha compiuto quest'atto di ritorsione contro la donna dopo l'ennesima lite per futili motivi.

La piccola, rientrata a casa, presentava segni di bruciatura da sigaretta sul volto, il che ha immediatamente indotto la 40enne ad allontanarsi di casa con la figlia e, successivamente, a denunciare tutto alla polizia, esausta per i clima di terrore e sottomissione nel quale il compagno l'aveva costretta a vivere per anni, non risparmiandole violenze fisiche neanche nel corso della gravidanza.
Nei confronti dell'uomo è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, immediatamente eseguita, per cui l'uomo è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, tentata violenza sessuale, minacce gravi e aggravate, nonché per il reato di sottrazione e abbandono di minore.