
"Famiglie che di punto in bianco si ritroveranno senza un reddito e senza nessun tipo di copertura di welfare. Infatti andando ad analizzare uno per uno gli strumenti a disposizione dal cosidetto stato sociale italiano si scopre amaramente che la maggioranza di questi 150 nuclei famigliari cadranno immediatamente nell'indigenza. Fatti salvi alcuni casi dove nella familgia ci sono altre persone ( genitori, cogniugi o parenti percettori di pensioni e stipendio) anche per i percettori di cassa integrazione straordianaria che avevano partecipato al progetto il governo centrale ha già fatto capire che non si prevedono altri fondi per questo tipo di sussidio" si legge ancora nel comunicato.
"L'unica via che rimarrà - come ribadito anche nella riunione tenutasi con il prefetto della spezia Giuseppe Forlani -lo scorso primo di agosto- sarà quella di andare a bussare la porta ai servizi sociali dei propri Comuni di appartenza nella speranza di trovare una copertura per sopravvivere.
"Per quanto riguarda i lavoratori del Comune di Monterosso - dice il protavoce del gruppo Gian Carlo Bailo - la nostra unica ancora di salvezza è il progetto del Fai di Casa Lovare, ma al momento non pare si stia concretizzando niente solo fumose assicurazione verbali ". I lavoratori si domandano come mai i fondi impegnati della Regione Liguria, sembra in gran parte provenienti dalla formazione professionale, per complessivi 2.128.000 euro, non abbiano poi portato alla creazione di posti di lavoro come invece avrebbe dovuto essere come finalità. Da qui un nuovo accorato appello al Prefetto della Spezia Giuseppe Forlani perché convochi con urgenza le parti ad un tavolo per arrivare ad una soluzione.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia