
Dalle 20.30, infatti, la Giunta esprime le dichiarazioni di voto, e il voto finale, sulla relazione presentata da Augello che vorrebbe convalidare l'elezione a senatore di Silvio Berlusconi nonostante la condanna definitiva a 4 anni per frode fiscale.
Secondo quanto si apprende, l'ex premier non avvia la crisi di governo ma torna a criticare i magistrati e lancia il nuovo progetto "Forza Italia 2.0". Il videomessaggio di Berlusconi servirebbe al all'ex premier anche per intervenire sul pronunciamento della Cassazione in merito alla condanna di Fininvest per il Lodo Mondadori e sfruttare l'eco mediatica che il video finirà inevitabilmente con l'avere per cercare di fare ombra alla riunione della Giunta.
Alle 9.30 di questa mattina, ha preso il via la seduta della giunta delle Elezioni sulla decadenza: i lavori della mattinata prevedono la replica alla discussione generale del relatore Andrea Augello. Che rilancia immediatamente: "Sono inconsistenti gli argomenti secondo i quali la Giunta non potrebbe sollevare la questione di costituzionalità".
E, dopo qualche minuto dall'avvio dei lavori in Giunta, il senatore Pdl Lucio Malan ha lasciato l'aula a Sant'Ivo alla Sapienza: "Finalmente è stato detto in modo chiaro che nonostante le promesse fatte in tutti i modi che ci sarebbero stati dei voti separati, il voto sarà uno solo in aperta violazione della parola data".
Per Carlo Giovanardi, membro del Pdl della giunta per le elezione del Senato, "Oggi contro Berlusconi, dopo otto forzature delle norme e della Costituzione, sarà fatta una mascalzonata. Ero deputato nel 1993 quando Lega e Msi urlavano in aula contro Bettino Craxi il giorno dell'autorizzazione a procedere e poi nel segreto dell'urna votavano contro. Mi aspetto sorprese, sempre che non venga fatta l'ennesima mascalzonata contro Berlusconi, cancellando dal regolamento il voto segreto".
Il senatore Pdl conclude ricordando Andreotti: "Ieri il presidente del Senato non si è presentato in aula per la commemorazione, vogliono far passare l'idea che tutti i leader non di sinistra, da Andreotti a Forlani, da Craxi a Berlusconi, sono stati dei criminali. E invece si sono solo battuti per la libertà".
IL COMMENTO
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