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La Giunta per le Immunità del Senato ha respinto la relazione di Andrea Augello che chiedeva la convalida dell'elezione di Berlusconi. I no sono stati 15, un solo voto a favore. Nuovo Relatore e' il presidente Dario Stefano.

Le questioni preliminari erano già state bocciate dalla giunta: gli esponenti di Pd, Sel, Psi e movimento 5 Stelle hanno votato contro.
 
Quelli del Pdl e della Lega sono usciti dalla riunione contestando la decisione degli altri senatori, anche in riferimento alla procedura delle votazioni.

Queste le prime reazioni degli onorevoli liguri: Vito Vattuone del Pd dice: "Il voto in giunta è solo l'applicazione della legge Severino. Mi preoccupano più le parole di Berlusconi nel suo videomessaggio che non fanno ben sperare. Questo governo non può essere sempre sotto ricatto".

Maurizio Rossi (Scelta Civica) commenta: "Non se ne può più. Non si parla d'altro. Era prevista l'audizione del presidente Rai Berlusconi ed è saltata perché c'era la riunione della giunta su Berlusconi. Dobbiamo occuparci dei problemi veri: siamo in un guado e stiamo tirando per le lunghe una questione che è già finita. Berlusconi faccia politica fuori dal Parlamento, conviene anche a lui".

Sandro Biasotti (Pdl): "Berlusconi ha risposto in modo sorprendente: fossi stato io avrei avuto una reazione di chiusura totale: se un alleato vota per farmi cadere non ci sto più insieme. Invece ha avuto la forza per dire "andiamo avanti". Da un lottatore come lui mi aspettavo una cosa diversa e il governo ora è più debole.


Il presidente del Senato Grasso aveva intanto spiegato che E' "impossibile" prevedere i tempi del voto in Aula sulla vicenda Berlusconi: "il voto di oggi è solamente interlocutorio, poi si dovrà riprendere con una forma di vero e proprio processo all'interno della Giunta. Siamo soltanto agli inizi, il voto di oggi non è certamente decisivo; si terranno i tempi giusti, si applicheranno regole giuste e concordate".

Nel pomeriggio Berlusconi diffuso il suo videomessaggio annunciando che avrebbe continuato a fare politica anche in caso di un voto che portasse alla decadenza: “Si può fare politica anche fuori dal Parlamento”. "reagite, fate qualcosa di forte" ha detto il cavaliere prima di tornare all’attacco alla magistratura: "sono diventati il contropotere dello Stato".

Poi il ritorno al passato: Forza Italia "è l'ultima chiamata prima della catastrofe" ha poi detto l'ex premier parlando di "'Democrazia dimezzata" dalla magistratura e di "sentenza mostruosa" in riferimento alla sua condanna definitiva legata al processo Mediaset per la quale Berlusconi ha detto: "Mi battero' per la sua revisione nei tempi giusti in Italia e in Europa".