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Il presidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone è indagato dalla Procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi della Regione.

Il procuratore Di Lecce conferma la notizia: "Monteleone è accusato di peculato relativamente all'amministrazione dei fondi della presidenza del consiglio regionale e del gruppo dell'UDC".

Due settimane fa la Guardia di Finanza aveva effettuato un nuovo blitz negli uffici della Regione e in quelli del presidente e dei vicepresidenti dell'asesemblea. Le indagini sarebbero legate ai movimenti sospetti di denaro che sarebbero stati effettuati anche attraverso i conti di alcuni collaboratori.

Si tratta dunque di un nuovo filone d'inchiesta sul quale stanno lavorando le fiamme gialle dopo le iniziative giudiziarie dei mesi scorsi che avevano riguardato anche altri gruppi.

Oltre a Monteleone sarebbe indagato anche il consigliere dell'UDC Marco Limoncini.

Credo che possano essere errori di valutazione contabili e sono in grado di  dimostrare che le accuse non corrispondono al vero”.

Così Rosario Monteleone commenta a caldo la notizia dell’avviso di garanzia ricevuto dalla Procura di Genova. Per il Presidente del Consiglio Regionale non ci saranno riflessi politici: “Quando uno è sereno e tranquillo, sa di aver fatto il proprio dovere sempre e comunque, sa di non aver sottratto niente, sa di poter rispondere alla propria coscienza con serenità, non vedo cosa c’entri la politica”.

“Ho avvisato Burlando – ha aggiunto – gli ho detto che sono sereno e tranquillo e che ho molta fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura e gli ho detto correttamente quello che è successo, mi sembrava opportuno doverlo fare”.

“Vado avanti con serenità e tranquillità, spero al più presto di avere opportunità di poter chiarire che si tratta di un equivoco al magistrato, come spesso avviene. Vado avanti con la serenità di chi sa di aver fatto il proprio dovere e di aver contribuito a smantellare tutto un sistema dove non erano previste carte contabili. Credo di averlo fatto, tanto è vero che sono stato uno dei promotori della legge.

Poi Monteleone precisa cosa intende per equivoco: “Intendo che non c’è nessuna sottrazione di nessuna somma da parte mia”.