politica

30 secondi di lettura
Quattro ore di sciopero con manifestazioni territoriali da gestire e mettere in campo da qui a metà novembre: è la decisione assunta dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti, per chiedere e sostenere il cambiamento della legge di stabilità in Parlamento, su cui hanno ribadito il 'giudizio negativo'.


Sulla legge è intervenuto anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: ''C'è il forte timore - ha detto - che nel passaggio da decreto a legge saltino fuori le solite porcate, porcherie, di cui abbiamo larga esperienza nel passato: mi auguro che questo non avvenga''.