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Il bike sharing è una forma di mobilità alternativa che l'amministrazione deve sostenere ma che a Genova, città fitta di salite, non è mai decollato. Un flop da 220 mila euro? Perchè questo è il costo dell'investimento come denunciato in assemblea regionale da Lorenzo Pellerano della Lista Biasotti. L'assessore alla viabilità del comune di Genova, Anna Maria Dagnino, si difende così: "Si tratta di fondi nazionali e non del comune, fondi del ministero dell'ambiente che rientrano nelle politiche anti inquinamento. La cifra fa riferimento all'investimento iniziale".

Sullo scarso successo dell'iniziativa l'assessore replica a Live News: "E' vero non ha ancora attecchito a Genova come in altre città. L'amministrazione comunque va avanti perché proseguono i finanziamenti del ministero dell'Ambiente con un possibile eventuale ampliamento. In questo modo vogliamo arricchire le postazioni e articolare il modo di pagamento con diverse possibilità. Noi facciamo tutto il possibile per promuovere”. Alla domanda se il bike sharing rappresenta un costo o un’occasione per la città di Genova l’assessore risponde senza esitazione che “si tratta di un'opportunità, anche per proseguire con la pedonalizzazione del centro di Genova".