politica

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Ieri l\'Assemblea del gruppo guidato da Mario Mauro e Pier Ferdinando Casini ha deciso, in sostanza, la nascita del PPE italiano.


Una mossa che, dopo la rottura con Monti, era ampiamente nell\'aria ma che assume l\'aspetto anche di una mossa tattica in vista del Consiglio Nazionale Pdl di ogg, quando si potrebbe consumare lo strappo definitivo fra i ministri pidiellini guidati da Alfano e Berlusconi. Da settimane, infatti, circola l\'ipotesi di una futura possibile confluenza fra il gruppo Mauro-Casini e quello di Alfano.


Ma uno dei 12 senatori che avevano ufficializzato la rottura con Mario Monti non ci sta. E\' il ligure Maurizio Rossi, che con una nota diffusa nel pomeriggio, praticamente riduce a 11 la componente Mauro-Casini
. La nota di Rossi è particolarmente dura: "In merito a quanto sta accadendo in Scelta Civica- scrive Rossi- desidero chiarire che la mia posizione è di assoluta indipendenza da ogni fazione in disputa in queste ore di assemblea. Non mi sono mai iscritto al partito proprio per la tensione che sin dal primo giorno si è respirata in Scelta Civica. Mi ha amareggiato l\'abbandono quasi immediato di Luca di Montezemolo che ho stimato e seguito per 4 anni". Poi Rossi parla di Liguria: " Io vengo da una regione trascurata piccola e ormai fuori dai canali del "potere. La Liguria: meravigliosa e abbandonata, anziana, con problemi demografici  spaventosi, con il Pil peggiore del nord Italia simile alle regioni del Mezzogiorno ma senza alcuna assistenza e attenzione dallo Stato".


Quindi la presa di posizione di Rossi: "Non ho alcun desiderio né intenzione di riciclarmi, vorrei votare l\'abolizione del Senato, la riforma elettorale, votare non aumenti di tasse ma riduzioni di spesa pubblica a partire dal costo delle istituzioni. Non si fa nulla a Roma, si perde tempo per determinare chi controllerà il potere domani. Tutti litigano con tutti. Egoismi e personalismi mascherati dietro a ideologie. Basta! Se, come mi sono preso l\'impegno, ho deciso di dedicare il mio tempo sino al 2015 alla cosa pubblica torno ad occuparmi della mia regione con un progetto civico che non guarda né a destra, né a sinistra, né al centro, ma solo alla Liguria e al suo futuro"