Battesimo riuscito per il primo volo del P.1HH, il nuovo pattugliatore che Piaggio Aero e Selex stanno sviluppando negli stabilimenti di Genova e Finale Ligure, decollato per la prima volta all’aeroporto militare di Trapani, dove si stanno conducendo i test. A bordo nessun pilota né passeggeri, ma niente paura: il velivolo è stato progettato per essere pilotato da una stazione di terra, per consentire missioni di sorveglianza e pattugliamento di lunga durata.
La struttura di base è quella del P180, ma all’interno trovano spazio i sistemi di rilevazione e controllo e quelli di navigazione, realizzati in collaborazione con Seles. Circa 12 minuti di volo, con l’aereo controllato a distanza grazie al collegamento via satellite. Piloti a terra, dunque, anche se il P.1HH sarà in grado di volare in completa autonomia. Obiettivo di Piaggio: realizzare un velivolo capace di restare in aria oltre 10 ore e di controllare in ogni istante una superficie di centinaia di chilometri quadrati, il tutto a costi molto inferiori rispetto a quelli degli aerei utilizzati oggi.
Il primo mercato cui punta Piaggio è quello italiano, con il Ministero della Difesa che si è già detto interessato e che sta collaborando allo sviluppo, i cui costi però sono interamente a carico dell’azienda ligure. L’obiettivo però è quello di puntare al mercato europeo: al momento il progetto di Piaggio non ha rivali, e potrebbe rivelarsi la chiave per il rilancio dell’azienda in un momento di grossa sofferenza per il comparto civile. L’interesse c’è, ora si cercano le commesse.
cronaca
Primo volo per il nuovo pattugliatore di Piaggio e Selex
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