cronaca

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Un chilo di eroina al mese, per un valore di 30 mila euro, spacciata in modo frenetico nelle zone del ponente genovese.
 


E' il giro sgominato dalla squadra mobile di Genova insieme alla sezione criminalità diffusa che ha portato a sei arresti (tre sono latitanti) e alla denuncia a piede libero di 16 persone. Le indagini, coordinate dal pm Francesco Pinto, sono partite sei mesi fa dopo la scippo di una collanina ai danni di un'anziana nei vicoli. Gli investigatori erano risaliti all'autore del gesto, un sudamericano, che aveva portato il monile a un compro oro e aveva usato i soldi per rifornirsi di eroina. Gli inquirenti hanno cosí scoperto che la droga veniva acquistata da tunisini a Milano, venduta da albanesi. Una volta arrivata a Genova, l'eroina veniva spacciata quotidianamente nelle zone di Voltri, Pegli, Cornigliano e Sampierdarena. Gli acquirenti erano soprattutto italiani e sudamericani. Questi ultimi, secondo quanto ricostruito, a gennaio avevano provato a ''mettersi in proprio'' cercando di acquistare la droga a Milano. Molto spesso gli stessi consumatori spacciavano per pagarsi le dosi. ''Abbiamo sgominato - ha sottolineato Fausto Lamparelli, dirigente della squadra mobile - un vasto giro di spaccio. Negli ultimo mesi, infatti, abbiamo notato un ritorno all'uso massiccio di eroina nella zona del ponente''. Gli spacciatori, per non farsi scoprire, usavano termini in codice per gli ordinativi: cd, pizza, stoffa buona, panini, scarpette erano le parole per ordinare la droga, mentre fogli o documenti erano i vocaboli per definire i soldi. Nel corso delle indagini sono state arrestate altre cinque persone e sequestrati due chili di eroina.