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Non si può procedere a svendite delle partecipazioni pubbliche che servano solo a fare cassa immediata”: così Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alla segreteria nazionale Pd, attacca il Governo sull’annunciata cessione di quote delle aziende partecipate. Nel mirino del Governo anche Finmeccanica e le controllate, tra le quali aziende come Fincantieri.

L’esecutivo conta di racimolare tra i 10 e i 12 miliardi, ma Renzi attacca: “Si creerebbe un danno per le future generazioni e i conti pubblici dei prossimi anni”. Molti i malumori nel Pd per l’annunciato piano di dismissioni: il viceministro Stefano Fassina a luglio si era schierato contro la vendita di quote dell’Eni.