cronaca

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Dopo lo sciopero di cinque giorni del trasporto pubblico, il 6 dicembre ad astenersi dal lavoro saranno i dipendenti dell'Amiu, azienda partecipata del Comune di Genova che si occupa di raccolta rifiuti. Lo hanno deciso i sindacati "in assenza di fatti positivi e risolutivi a partire dalla definizione di un piano industriale capace di scongiurare uno strisciante processo di privatizzazione dell'azienda".

"Approvando la delibera sulle partecipate - sottolineano Cgil, Cisl, Uil e Fiadel - il Consiglio comunale non ha tenuto conto degli emendamenti presentati per Amiu. Con il nostro emendamento l'eventuale partner doveva essere di 'tipo finanziario istituzionale, non speculativo' in modo che le risorse così recuperate potessero essere impiegate per lo sviluppo dell'azienda".

E oggi il Sindaco di Genova Marco Doria è tornato in Consiglio Comunale per parlare della vicenda Amt: "Avremmo potuto provare a vendere Amt tra pochi mesi-ha spiegato il primo cittadino-.Non l'abbiamo fatto, la nostra scelta comporta costi e obblighi per l'azionista Comune, con un unico obiettivo: la salvaguardia del servizio di trasporto pubblico e dei posti di lavoro". 

"Una parte dei lavoratori Amt ha sofferto l'accordo, lo dico senza alcun compiacimento - ha detto Doria - l'assemblea dei lavoratori è stata più che tormentata, l'accordo è stato un necessario punto di mediazione, ricercare una mediazione non solo è stato giusto ma obbligato, c'è molto lavoro da fare, la strada intrapresa è quella giusta. Nella seconda metà del 2014 saremo chiamati a rispettare la nuova legge regionale sul trasporto pubblico, che condividiamo nelle indicazioni", ha aggiunto.
 
Dalla prossima settimana inizierà il confronto azienda-sindacati per recuperare margini di efficienza, almeno 4 milioni di euro, all'interno di Amt.