economia

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A novembre le retribuzioni contrattali orarie restano ferme su ottobre mentre salgono solo dell'1,3% nel confronto con lo scorso anno. Lo rileva l'Istat, spiegando come la crescita annua torni così a toccare i minimi.


 Il rialzo dell'1,3%, già registrato in passato, risulta infatti il più basso almeno dal 1992, ovvero da 21 anni.

Le retribuzioni a novembre sono salite solo dell'1,3% su base annua, attestandosi sui minimi da oltre venti anni, ma continuano comunque a crescere più dei prezzi, visto che nello stesso mese il tasso d'inflazione annuo è risultato pari allo 0,7%, un rialzo quindi pressoché dimezzato a confronto con i salari. Il merito, però, va tutto al raffreddamento dei prezzi.














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Retribuzioni ferme, crescita a livelli 1992
A novembre le retribuzioni contrattali orarie restano ferme su ottobre mentre salgono solo dell'1,3% nel confronto con lo scorso anno. Lo rileva l'Istat, spiegando come la crescita annua torni così a toccare i minimi. Il rialzo dell'1,3%, già registrato in passato, risulta infatti il più basso almeno dal 1992, ovvero da 21 anni.

Le retribuzioni a novembre sono salite solo dell'1,3% su base annua, attestandosi sui minimi da oltre venti anni, ma continuano comunque a crescere più dei prezzi, visto che nello stesso mese il tasso d'inflazione annuo è risultato pari allo 0,7%, un rialzo quindi pressoché dimezzato a confronto con i salari. Il merito, però, va tutto al raffreddamento dei prezzi.















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