
"L'aumento dei giovani che non studiano e non lavorano è preoccupante perché vuol dire che forse si sono arresi e arrendersi è la cosa peggiore", ha detto Bagnasco. "La situazione dei giovani - ha sottolineato il cardinale - deve essere posta all'attento esame delle persone di responsabilità non solo politiche, ma anche degli imprenditori e delle istituzioni. Quando ai giovani viene a mancare la propria dignità e prospettiva di vita la società intera, nel suo tessuto profondo e nella sua voglia di futuro viene ad essere gravemente impoverita".
"Vorrei proprio che nessuno sentisse completamente la solitudine" in vista del Natale. "Non c'è nulla come la solitudine che uccide l'anima e priva le persone delle proprie forze per reagire davanti alle difficoltà, anche molto gravi come quelle che stiamo vivendo", ha concluso il cardinale Bagnasco.
IL COMMENTO
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