cronaca

2 minuti e 56 secondi di lettura
E' finita la fuga di Bartolomeo Gagliano. L'uomo, evaso dopo un permesso premio, è stato catturato a Mentone, in Francia

E subito dopo l'arresto del serial killer il ministro della Giustizia ha confermato, nel tardo pomeriggio di ieri, l'allontanamento del direttore del carcere di Genova Salvatore Mazzeo. Da lui, ha detto la Cancellieri, "ci sono state dichiarazioni temerarie, visto che il carcere era in possesso di tutti i documenti della storia del detenuto. C'è stata leggerezza da parte sua, ha gettato allarme sulla popolazione e discredito sulle istituzioni".

Il passo falso per Gagliano è stato quello di non aver pagato il pedaggio autostradale alla barriera di Ventimiglia. Il casellante ha subito lanciato l'allarme e avvisato le forze dell'ordine del passaggio del mezzo. Una volta raggiunta Mentone, gli uomini della Gendarmerie hanno riconosciuto l'automobile rubata, una Fiat Panda verde, e si sono appostati: al ritorno all'albergo di Gagliano i militari francesi lo hanno bloccato e arrestato. Nella stanza dell'hotel dove alloggiava è stata ritrovata la pistola. Al momento dell'arresto, Gagliano non ha opposto alcun tipo di resistenza. "Ora sarà avviata la procedura per l'estradizione", ha dichiarato il procuratore capo Michele Di Lecce.

Intanto, si profila un trasferimento per il direttore del carcere di Genova Marassi Salvatore Mazzeo che dovrebbe essere spostato presso il provveditorato regionale per la Liguria dell'Amministrazione Penitenziaria. La misura non sarebbe legata all'iter di concessione del permesso premio, per il quale anche il direttore del carcere fornisce un parere informato al magistrato di sorveglianza, ma alle dichiarazioni fatte da Mazzeo dopo l'evasione due giorni fa, il 18 dicembre.

L'Agenzia di Stampa riporta anche le parole di Mario Iavicoli, avvocato di Bartolomeo Gagliano: "mi ha telefonato a mezzogiorno dicendomi che si voleva costituire. E invece l'hanno catturato prima. Penso - ha detto Iavicoli - che si trovi lì in attesa del riconoscimento della sentenza italiana e della conseguente consegna all' autorità giudiziaria italiana, che non credo però avverrà a breve". Il legale riporta, poi, le prime parole di Gagliano: "Sono dispiaciuto per aver tradito la fiducia della dottoressa Verrina e del dottor Mazzeo". "Ho appreso la notizia della cattura di Gagliano con un grande senso di sollievo". E' il commento di Daniela Verrina, il giudice del tribunale di sorveglianza di Genova che aveva firmato il permesso premio per il serial killer. 

Andrea Gagliano, nipote di Bartolomeo, il serial killer di Enna trapiantato a Savona, ora è meno preoccupato. "Si ero davvero preoccupato anch'io per mio zio. Ci eravamo salutati lunedì sera alle 22. Martedì mattina all'alba abbiamo saputo che era andato via. Siamo sollevati perchè non ha fatto male a nessuno ed è stato preso prima che potesse accadere qualcosa di grave. D'altra parte sapevamo che prima o poi sarebbe stato preso", ha continuato Andrea. Sul futuro giudiziario dello zio: "La legge purtroppo parla chiaro con questo tipo di reati certamente non c'è da farsi illusione sull'immediato futuro. Ma per noi è già una consolazione quella di sapere che in questo lasso di tempo in cui lui è evaso non ci sono stati altri strascichi". Parla anche Natale Gagliano, il fratello del fuggiasco: "Mi dovete credere. Bartolomeo dal 2006 a oggi è profondamente cambiato. Tra poco tempo avrebbe espiato la pena e sarebbe tornare ad essere un uomo libero. Non so proprio che cosa gli possa essere passato per la testa martedì mattina quando ha deciso di compiere quella pazzia".