politica

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La complessita\' e la poca trasparenza del bilancio regionale, i costi della politica legati a giunta e consiglio, la nuova legge elettorale, l\'abolizione del listino e la discussione che presto approdera\' in aula in Via Fieschi.


E\' attorno a questi temi che Liguria Civica pone dieci quesiti al governatore ligure Claudio Burlando.

Il movimento fondato in Liguria da Maurizio Rossi chiede una versione più semplice e dettagliata del bilancio e che non sia diviso in due (quello della Giunta e quello del Consiglio). Distinzione che ha provocato un aumento dei costi, spesso senza controllo, specie sulle spese legate all\'assemblea ligure.

Vengono poi chiesti chiarimenti sui 52 milioni di euro spesi per oneri su derivati finanziari, sia dal punto di vista delle cifre sia da quello delle condizioni stipulate.

C\'e\' poi un dato che allarma: la Liguria ha la terza spesa pro-capite più elevata in Italia tra le Regioni a statuto ordinario (oltre 2.340 euro) e Liguria Civica chiede quali siano le cause delle differenze rispetto alle altre regioni che spendono molto meno.

Altre richieste a Burlando sono legate alle spese di gestione e a come si pensa di ridurle, all\'impennata dei costi del personale nell\'ultimo decennio, e più in generale a come il governatore pensa di tagliare i costi della Regione Liguria (Consiglio Regionale compreso).

Ultimo quesito sulla legge elettorale: Liguria Civica chiede come la Regione affrontera\' il dibattito sulla nuova normativa, se lo aprira\' alle parti oggi non presenti nell\'assemblea, ma che rappresentano i cittadini liguri, oppure se la discussione sara\' ristretta a "Consiglieri presenti oggi in Regione che, oltre ad essere in posizioni delicate ed anche in conflitto di interessi a causa
delle inchieste" sulle spese pazze e "non sono certo la fotografia dell’attuale pensiero politico dei liguri"