cronaca

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"C'e' una profonda sintonia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli. Su questo tema abbiamo condiviso l'apertura ad altre forze politiche di scrivere questo testo di legge che per quanto ci riguarda; se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16". Con queste parole Matteo Renzi sancisce una vera e propria svolta storica dopo l'incontro con Silvio Berlusconi durato due ore e mezza. C'è stata una ''sintonia profonda'' con Forza Italia sulla riforma del titolo quinto e sulla ''trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie'', con la clausola che i suoi membri ''non percepiscano indennità e che non vi sia una loro elezione diretta'', ha spiegato Renzi.




"E' un passo in avanti molto importante. Speriamo sia la volta buona",
ha poi aggiunto il segretario del Pd, che si e' intrattenuto con i giornalisti, "Ora lasciatemi lavorare", ha poi aggiunto. Intanto il Cavaliere spiega in una nota: "L'accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un'ottica di semplificazione dello scenario politico". "Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa", continua Berlusconi nella nota. "Durante il nostro colloquio, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all'azione dell'esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al Segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme", dice Berlusconi. La proposta di riforma elettorale del Pd sarà annunciata lunedì pomeriggio alla Direzione del partito. Lo ha detto Renzi.