
Il giudice Giuliana Tondina ha stabilito che la madre, una donna romena residente a Santa Margherita, può rivedere la figlia i prossimi 3 e 14 febbraio, giorno del compleanno della bimba.
In una pausa la donna ha detto: "Io soffro per mia figlia. Amo la mia bambina e ancora non riesco a capire cosa succede. So solo che voglio che torni da me. Per questo ai giudici dico: 'Siamo onesti, ridatemela'".
"Da quel giorno - ha detto la donna che stamani è stata sentita a lungo dal giudice del Tribunale dei Minori - non l'ho più rivista eppure so di non aver fatto nulla di sbagliato. Ho cercato un lavoro in regola ovunque ma nessuno me l'ha mai offerto. Lavoravo in nero, ma così nessuno mi dà in affitto una casa. Eppure a mia figlia non ho mai fatto capire che ero in difficoltà. Con me stava bene, stava imparando le lingue e non le ho mai fatto mancare niente".
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana