cronaca

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Ventinove persone sono state arrestate dalla polizia di Roma con le accuse di associazione di stampo camorristico, truffa ed estorsione aggravata per agevolare l'organizzazione facente capo alla famiglia 'Zazo'.

Secondo le indagini, l'organizzazione criminale avrebbe realizzato in varie regioni d'Italia una fitta rete d'investimenti delle risorse finanziarie prodotte dalla gestione delle proprie attività illecite, quali il traffico di stupefacenti e le estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. Con i proventi delle attività criminose, il clan Zazo avrebbe quindi acquistato importanti immobili a Roma, Gorizia, Genova e Caserta; impiantato e sorretto numerose società operanti nei settori immobiliare, edilizio, alberghiero, della ristorazione, del commercio di autovetture, della gestione patrimoniale e finanziaria, del gioco e delle scommesse, della gestione di scuderie di cavalli da corsa.

Tali 'asset', per un valore complessivo stimati di circa 400 milioni, sono stati sottoposti a sequestro. Le misure di custodia cautelare, delle quali 21 in carcere ed 8 ai domiciliari, sono state eseguite dal personale del Centro operativo della direzione investigativa antimafia (Dia) di Roma e della squadra mobile della questura della capitale in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Napoli.