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Papa Ratzinger ''aveva maturato la decisione da tempo, me ne parlò già a metà 2012. Sentiva il peso dell' età, soprattutto che per governare la barca di Pietro e far fronte alle sfide della Chiesa nel nostro tempo era necessario, come ha detto, il vigore sia del corpo sia dell' animo. Questo è il motivo fondamentale della sua decisione''. Così l'ex segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, in un'intervista al Giornale a un anno dalla rinuncia di Bendetto XVI. ''Avrebbe voluto annunciarlo prima di Natale ma io, che ero l'unico a sapere'', spiega, ''cercavo di insistere sul rinvio''.

Quanto alle critiche all'azione di Benedetto, Bertone le ritiene ''infondate'', come ''dimostra il fatto che di fronte all' altezza della sua personalità e del suo gesto si vanno dileguando''. Sulla vicenda Vatileaks, alla domanda se pensa di avere responsabilità, il cardinale risponde: ''Non capisco di cosa dovrei fare ammenda in relazione alla fuga di documenti riservati che erano sul tavolo del Papa. Mi rammarico di non essere riuscito a frenare lo scandalo. Con Papa Benedetto abbiamo condiviso questa sofferenza e devo dire che mi sono sentito sostenuto dalla sua fiducia''. E aggiunge come anche Papa Francesco nel primo incontro dopo l'elezione gli abbia detto che lo ringraziava 'per la sua fedeltà e la sua lealtà'. Riguardo allo Ior, per Bertone ''si è esagerato molto. Nei decenni scorsi ci sono stati dei comportamenti deplorevoli che hanno gettato ombre sullo Ior, ma negli ultimi anni si è avviato un percorso di buona amministrazione e adeguata verifica dei clienti''.