cronaca

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La presenza della criminalita' organizzata di stampo mafioso in Liguria e' un dato assodato.


E' quanto emerge dalle 950 pagine della relazione annuale sulle attivita' svolte dalla Direzione nazionale antimafia. Il capitolo che riguarda la Liguria e' stato redatto dal sostituto procuratore della Dna Anna Canepa, che sottolinea come "il moltiplicarsi delle azione di contrasto ha fatto si che negli ultimi anni numerosi siano i provvedimenti giudiziari, anche se non ancora definiti, che consentono un'analisi sempre piu' approfondita del fenomeno". Secondo Canepa in Liguria la criminalita' organizzata e' stata capace "di attuare una vera e propria mimetizzazione rendendo nel contempo piu' difficile la comprensione e la emersione del fenomeno". In Liguria del resto sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose due comuni, Bordighera e Ventimiglia. Per quanto riguarda Bordighera, il Consiglio di Stato ha poi accolto il ricorso dell'ex sindaco Giovanni Bosio, che aveva impugnato il decreto di scioglimento. Questo però dimostra come la 'ndrangheta abbia la capacita' di condizionare la vita amministrativa delle comunita' in cui si radica. "La 'ndrangheta - ha spiegato Canepa - e' l'unica mafia che ha la capacita' di rapportarsi in modo pervasivo con il mondo politico locale". Nella relazione emerge come nella provincia di Imperia "la comunita' calabrese, nelle elezioni locali, sia in grado di manovrare pacchetti di voto, tanto da diventare elemento determinante per qualunque forza politica". Il magistrato sottolinea come "non puo' non richiamarsi l'attenzione su alcune famiglie legate alle cosche gia' coinvolte, nei territori di origine, in vicende giudiziarie per associazione mafiosa". Tra i comuni maggiormente a rischio infiltrazioni, oltre a Ventimiglia e Bordighera, anche Vallecrosia e Diano Marina. Non e' immune neppure la provincia di Savona, dove anche qui le indagini hanno portato a evidenziare la presenza di attivita' criminali riconducibili a soggetti legati alle cosche calabresi, presenti sul territorio da diversi anni. Anche nella riviera di Levante le cose non vanno meglio, anche se nello spezzino non ci sono manifestazioni palesi dell'attivita' delle cosche criminali, e non si evidenziano quei cosiddetti reati spia. Nonostante cio' le attivita' investigative hanno evidenziato la presenza di aggregazioni di natura camorristica, oltre alla presenza di numerosi soggetti provenienti dalla provincia di Reggio Calabria, e legati alle cosche delle zone di origine. Dal giugno 2012 allo stesso periodo del 2013, vi e' stato un incremento delle attivita' di indagine finalizzate a richieste di misure di prevenzione sia personali che patrimoniali. I procedimenti definiti sono stati 30 di cui 4 per mafia. Al 30 giugno 2013 i procedimenti pendenti di competenza della Dda di Genova sono 135, di questi 5 per 416 bis (associazione di tipo mafioso).