Si sono chiuse le consultazioni al Quirinale.
"Il Pd pensa che per superare la difficile situazione del paese sia necessario che il Pd metta a disposizione tutta la sua forza politica a cominciare dalla persona del segretario che abbiamo indicato al Presidente della Repubblica come premier". Così il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. 'Abbiamo riferito la posizione del Pd in questa delicata crisi e riferito l'esito della direzione che come sapete si è aperta con un ringraziamento sentito a Letta per il suo lavoro positivo. Ora C'è un impegno forte per un governo che completi la legislatura e verso il 2018" ha aggiunto Zanda.
Giorgio Napolitano ha ricevuto, nell'ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, Silvio Berlusconi e la delegazione di Forza Italia composta da i due capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani. Si tratta del primo incontro da quando il Cavaliere non è più senatore. "Siamo all'opposizione di questo futuro governo" ha detto Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni con Napolitano. "Abbiamo con il Presidente della Repubblica manifestato preoccupazione e stupore per questa crisi opaca che si è aperta fuori dal Parlamento e nell'ambito di un solo partito" ha aggiunto l'ex premier. 'Per quanto riguarda l'Europa inviteremo il governo ad una posizione ferma affinché in Ue si possa arrivare presto ad un cambiamento della politica dell'austerità per la strada della ripresa e dello sviluppo" ha anche detto Berlusconi. "Manterremo gli accordi sulla legge elettorale che è incardinata alla Camera" così come sulle altre Riforme "Senato e Titolo V" ha comunque garantito il Cavaliere parlando con i giornalisti dopo l'incontro con Napolitano.
"Armati" di cartelli con le scritte "Pregiudicato" e "Ma Berlusconi sale al Quirinale prima di Provenzano o dopo Totò Riina?", alcuni esponenti del popolo viola guidati da Gianfranco Mascia hanno accolto la macchina dell'ex premier in arrivo al Quirinale con urla, fischi e il lancio di pomodori. Un cordone di forze dell'ordine ha però impedito ai manifestanti di avvicinarsi all'auto che è entrata direttamente nel cortile del palazzo.
La delegazione del Nuovo centro destra al Colle: a colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano il segretario Angelino Alfano, i capigruppo Maurizio Sacconi e Enrico Costa. Presente anche l'ex presidente del Senato Renato Schifani. "Da parte nostra c'è buona volontà, ma l'esito è incerto perché vogliamo vederci chiaro" su programma e composizione coalizione: così Angelino Alfano dopo il colloquio al Quirinale. "Se il programma è grande non ci deve essere fretta: non si può chiudere in 48 ore", ha spiegato Alfano. "Il colloquio con Napolitano - ha detto Alfano - è stato molto proficuo: gli abbiamo ribadito che il trauma per la scelta del Pd è stato davvero significativo ma che Nuovo Centro destra è pronto ad affrontare una nuova fase". Ricordando quella che ha definito "una scelta coraggiosa" di restare al governo, Alfano ha aggiunto: "Non vorremmo venire meno ora a quella scelta".
"Non possiamo immaginare di cambiare natura all'esecutivo spostandolo a sinistra: se la composizione della coalizione si sposterà a sinistra con l'entrata di altre forze, noi diremo di no": così il leader del Nuovo centro destra al termine di un colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Alfano ha spiegato che Ncd ha un suo programma e ha "idee molto concrete e chiare, idee di centrodestra". "Noi siamo gli avvocati del ceto medio italiano e il ceto medio - ha aggiunto - dovrà essere protagonista". Per questo Alfano ha garantito che la sua formazione politica è pronta a fare "cose grandi" ma il programma deve essere messo "nero su bianco". Ha quindi confermato la "buona volontà" di Ncd ma, per andare avanti in quello che potrebbe essere il governo Renzi, "si deve vedere con grande nitore il tratto di penna del centrodestra".
E la politica italiana entra nelle pagine della stampa estera. "Renzi come Fonzie". Ben due autorevoli giornali britannici oggi, il Guardian e il Times, riprendono il paragone tra il futuro premier italiano e il protagonista di Happy Days. Il Guardian esordisce con una domanda: "Il nuovo primo ministro italiano: un giovane Blair, Berlusconi o Fonz?" Insieme con la cronaca politica, l'articolo ripercorre la vicenda personale e politica di Matteo Renzi, citando anche la sua partecipazione alla 'ruota della fortuna' nel 1994, l'anno in cui Silvio Berlusconi vinse le elezioni per la prima volta. In fondo alla pagina anche la foto di Renzi accanto a quella di Fonzie. Segue poi un commento dal titolo "Un giovane che va di fretta". Anche il Times titola 'The Fonz', un Matteo Renzi che promette all'Italia giorni felici (Happy Days) dopo essersi spianato la strada fino al top. Nell'articolo poi si torna su un altro paragone, quello con Tony Blair: "Una volta al potere tuttavia Matteo Renzi potrebbe finire per comportarsi piu' come la baronessa Thatcher"
politica
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