economia

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Le Camere di commercio italiane rivendicano il ruolo di "indispensabile motore di sviluppo dei territori e di strumento unico di semplificazione burocratica". “Abbiamo il dovere di ribadire, senza intenzioni polemiche ma con la necessaria fermezza – sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – che il sistema camerale è costantemente indicato dagli operatori ai vertici delle classifiche di efficienza della pubblica amministrazione. Un sistema certamente migliorabile ma che funziona. Un sistema che ha già avviato un percorso di riforma che lo renderà ancora più efficiente”.

I dati confermano le parole del presidente Dardanello, con oltre 85 milioni all’anno per sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese e 40 milioni di visure estratte dal Registro informatico delle imprese, il più avanzato in Europa.

A questo si aggiungono più di 150mila pratiche evase on-line dai 3mila Sportelli unici per le attività produttive (Suap) delegati dai Comuni alle Camere di commercio per far partire un’impresa in un solo giorno; una costante assistenza alle imprese che puntano all’export con 400 missioni commerciali organizzate su richiesta delle filiere produttive ed in accordo con Ministeri competenti ed Ice.

“Per risolvere le conflittualità che a volte si presentano con l’attuale sistema di nomina dei vertici delle Camere di commercio  – conclude Dardanello – il  Governo potrebbe prendere in considerazione modelli alternativi in parte già previsti dalla legge che regola il funzionamento delle Camere stesse”.