cronaca

51 secondi di lettura
Dal 1 marzo scatterà la mobilità per i lavoratori della Idrabel, l'azienda chimica che si occupa della bonifica e della manutenzione dei serbatoi petroliferi.
 

La direzione aziendale ha confermato la chiusura della sede savonese e di conseguenza il licenziamento dei 16 addetti nonostante ci siano commesse fino al 2017. Inutilmente i sindacati hanno tentato di evitare il licenziamento. "Idrabel è tutt'altro che un'azienda decotta o in crisi. Anzi, addirittura ha lavoro assicurato per conto di clienti come Mobil, Tamoil e Isab. Le prime due sono primarie compagnie petrolifere, l'altra è una grossa realtà nata in Sicilia per produrre asfalti e bitumi", spiegano i sindacati. Idrabel era stata acquisita tre anni fa dall'americana M-i Swaco, a sua volta nell'orbita della Schlumberger, colosso che opera in 85 paesi del mondo e che nel 2012 ha investito solo in ricerca e sviluppo 1,2 miliardi di dollari. Il problema è che il gruppo non ha interesse a restare nel mercato europeo e soprattutto italiano, puntando a concentrarsi negli Stati Uniti, in Brasile e in Medio Oriente.