
Il pm Cristiana Buttiglione, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a 23 anni di reclusione. Contro l'albanese c'era un'impronta digitale trovata sopra una rivista di annunci immobiliari che era stata ritrovata poi dai carabinieri del reparto investigativo sul bancone del laboratorio della commerciante uccisa. Inoltre il muratore appariva anche nei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi di via Niella.
L'uomo era accusato di omicidio volontario aggravato, tentata rapina (ma in questo caso è stato assolto perchè il fatto non sussiste) e porto illegale di arma, anche se la pistola non è mai stata trovata.
IL COMMENTO
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