cronaca

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"Mi fa piacere essere il vescovo più giovane d'Italia. L'entusiasmo caratterizzerà il mio episcopio, un po' per indole caratteriale, un po' perchè qui inizio una nuova esperienza di vita".

Sorride quello che tutti chiamavano don Tonino e che ora da monsignore diventa il vescovo della Diocesi di Ventimiglia Sanremo con l’etichetta di ordinario diocesano più giovane della penisola.

Cinquantuno anni già viceparroco ad Imperia, cappellano delle carceri, rettore di seminario, monsignor Antonio Suetta
assume l’incarico da monsignor Alberto Maria Careggio che lascia per sopraggiunti limiti di età. "Mi sento molto vicino a papa Francesco – ha sottolineato - Sono felice che sia stato lui a chiamarmi all'episcopato. Tocco con mano l'atteggiamento così semplice, umile e coraggioso del Papa. Aiuta molte persone a guardare alla Chiesa con maggiore fiducia e maggiore serenità".

La cerimonia è prevista domani  nella cattedrale di Ventimiglia alla presenza del cardinale Angelo Bagnasco, vescovo di Genova e presidente della Cei.

E uno dei primi pensieri del nuovo vescovo, in una giornata speciale, è andato alle donne “un punto di riferimento imprescindibile per la società e principalmente per la famiglia" ha detto Suetta.

"La donna per eccellenza è proprio la Chiesa, la viviamo come madre e come sposa. Anche se l'8 marzo è una ricorrenza laica, la festa della donna può avere un significato eloquente anche per la vita della Chiesa". Ecco l’impronta moderna di monsignor Antonio Suetta, il vescovo più giovane d’Italia.