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Tu chiamali se vuoi, ex. Genoa-Juventus sarà una partita particolare non solo perché i rossoblù vogliono tentare di fermare la corazzata bianconera sotto le luci dei riflettori di Marassi ma anche perché ci sono due giocatori rossoblù che sono arrivati, a gennaio, proprio dalla società juventina.

Marco Motta e Paolo De Ceglie sono quanto di più legato alla Vecchia signora si possa trovare. Soprattutto De Ceglie, che dalla natia Aosta è arrivato ben presto dalle parti di Vinovo per crescere anche sotto la guida dell’altro grande ex, Gianpiero Gasperini, che ha iniziato la sua rincorsa alle panchine di serie A proprio dalla Primavera bianconera. De Ceglie a parte l’esperienza di Siena, ha colleazionato con la Juventus ben 127 presenze e 2 reti. Ma domenica sera, se chiamato in causa, non vorrà guardare al suo passato anche perché l’avvio dell’esperienza in rossoblù è stata un po’ in chiaroscuro.

Più ridotta l’esperienza alla Juventus di Marco Motta che, arrivato al Genoa in sordina, si sta invece ritagliando uno spazio importante è che ancora recrimina per quel rigore concesso da Gervasoni domenica scorsa a Verona. Per Motta 24 presenze in bianconero, e la voglia , anzi la necessità di rimettersi in gioco in una piazza che credesse in lui. Gasperini, il Genoa lo hanno fatto e ora Motta si sta ritagliando un ruolo a tutto tondo.

Una notte da sogno, quella di domenica in un Ferraris che si preannuncia gremito. Una notte speciale per alcuni protagonisti che non vogliono guardare al passato ma aiutare il Genoa a compiere l’impresa.