
E Renzi torna a parlare del taglio del cuneo fiscale annunciato a partire dal primo maggio. "A chi guadagna meno di 1500 euro al mese come lavoratore dipendente o assimilato, quindi anche i co.co.pro., diamo 10 miliardi l'anno. Sono dieci milioni di italiani a cui vanno mille euro netti l'anno". "Prenderemo 500 milioni di euro dagli stipendi dei manager. Se sei un dirigente della pubblica amministrazione è giusto che guadagni più del presidente della Repubblica? No e ci sono molti dirigenti che guadagnano di più e la media tra dirigenti italiani e quelli inglesi e tedeschi è sproporzionata". "I dirigenti pubblici per definizione non possono essere a tempo indeterminato. Chi ha vinto un concorso e ha diritti acquisiti, bene. Ma per il futuro sarebbe bene che il dipendente pubblico rimanesse a tempo indeterminato e facesse il dirigente a tempo determinato, per poi tornare a fare il dipendente a tempo indeterminato".
Poi il premier smentisce l'ipotesi di un prelievo sulle pensioni, ipotizzata dal commissario Carlo Cottarelli. "L'idea che chi guadagna 2900-3mila euro di pensione sia chiamato ad un contributo va escluso. Chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra sbaglia, per i pensionati non cambia niente". Il governo interverrà anche sull'Irap per le aziende. Ma "all'azienda non risolvi il problema solo con il carico fiscale, perché il carico è talmente alto" che servirebbe "uno choc''. E annuncia, "Escludo la patrimoniale".
"L'Europa ha più bisogno dell'Italia di quanto l'Italia ha bisogno dell'Europa. Questa cosa qui va detta da un Paese che un europeista convinto", aggiunge. "Il 21 settembre, a San Matteo, ultimo giorno d'estate, se abbiamo sbloccato tutti i debiti della P.a., lei va in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario". E' la scommessa che Renzi fa con Vespa. "Venderemo le auto blu all'asta così i simboli del potere saranno a portata di mano. Certo è un aspetto simbolico della spending review poi c'è la vera riduzione delle spese", spiega Renzi. "Se riusciamo entro il 25 maggio, come vogliamo, a fare la prima lettura della riforma del Senato e chiudere la legge elettorale, dimostriamo che riusciamo a cambiare la politica".
IL COMMENTO
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