cronaca

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Più borse per la Scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza in accordo con le necessità espresse dalle Regioni.


E' questa la richiesta della lettera inviata al ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dagli specializzandi e da Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale della Società italiana di medicina di emergenza-urgenza e delle catastrofi (Simeu). Nella lettera si ribadiscono i contenuti del flash mob che si è tenuto davanti al Ministero dell'Istruzione lo scorso 5 marzo e della lettera-appello affissa nei pronto soccorso italiani: Oggi, spiega la Simeu, ''ci sono in Italia 20 milioni di accessi all'anno in pronto soccorso. Per l'anno accademico 2012/2013 le borse finanziate sono state 46 contro il fabbisogno espresso dalle Regioni di 241 specialisti dell'emergenza in tutta Italia. E per quanto riguarda il 2013/2014, i tagli preannunciati non lasciano sperare in un incremento dei contratti e fanno temere una loro riduzione''. Se ciò avvenisse, si sottolinea nella lettera ai ministri, ''si metterebbe a rischio la funzionalità del nostro sistema sanitario che, a fronte della progressiva riduzione dei posti letto, ha bisogno per sopravvivere di una rete di emergenza territoriale e ospedaliera di alta qualità gestita da professionisti competenti e motivati