cronaca

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Si complica l'intervento sulla porzione di gasdotto della Snam che si è rotta giovedì sera lasciando senza gas Genova e buona parte della provincia.


I tecnici di Rete Gas Italia stanno lavorando ormai da oltre 24 ore per sostituire la porzione di tubo saltata con un nuovo dotto ma l'operazione, rallentata anche dalla pioggia, sta presentando notevoli difficoltà. Secondo quanto appreso, i tecnici non riescono a far coincidere le parti del tubo che dovranno essere saldate. Dopo la saldatura, verrà eseguita una radiografia per accertarsi che le parti collimino esattamente e infine saranno eseguite le prove di sicurezza. Solo se tutto andrà per il meglio l'ordinanza che vieta l'accensione dei caloriferi e l'utilizzo dell'acqua calda a scopo sanitario sarà annullata. Sul posto, oltre ai tecnici di Snam e Rete Italia, anche il delegato della protezione civile inviato dall'assessore Gianni Crivello.


"I tecnici della Snam stanno lavorando per sostituire il pezzo della conduttura. Credo che siamo in dirittura d'arrivo, entro la serata la fine delle operazioni", ha detto nella tarda mattinata Gianni Crivello a Primocanale, assessore alla Protezione civile confermando che permane l'ordinanza di divieto di accendere i termosifoni in vigore dal momento in cui si è rotta la conduttura del metano. Genova è al freddo da tre giorni: le temperature sono calate e Arpal prevede piogge e vento nelle prossime ore.


I vigili del fuoco hanno sequestrato la porzione di tubo del gasdotto che si è rotto giovedì sera causando il blocco del riscaldamento a Genova e in tutta la provincia. Secondo una prima ricostruzione il tubo si sarebbe rotto autonomamente e non a seguito di una frana o di uno smottamento interno del terreno. Il pm Landolfi che coordina l'inchiesta per disastro colposo ha sentito questa mattina un dirigente della Reti gas e ha disposto il sequestro della documentazione presso la sede della Snam.


I tecnici di Snam hanno individuato ieri sera  la falla , che giovedì sera aveva bloccato il riscaldamento in tutta la provincia. Un'ordinanza emessa dal Comune di Genova, nella quale si consente l’uso del gas solo per cucinare e dalla quale sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura.


Provvedimento che interessa 700mila genovesi. Intanto il pm della Procura di Genova, Alberto Landolfi, ha aperto un’inchiesta per disastro doloso. Per il momento è contro ignoti ma il pm ha dato mandato alla polizia giudiziaria di fare accertamenti per stabilire se vi siano eventuali responsabilità.