
"Voi avete avuto un papà, una mamma" pensate a loro, piangete un po' e convertitevi!", ha detto ancora papa Francesco. "Il potere, il denaro che voi avere adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi è denaro insanguinato, è potere insanguinato e non potrete portarlo all'altra vita".
Così papa Francesco. "Convertitevi - ha ripetuto -. Ancora c'è tempo per non finire nell'inferno: è quello che vi aspetta se continuate su questa strada". "Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza, ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione, in ogni parte del mondo". Accolto dagli applausi della folla, il Papa è arrivato ieri alla chiesa di San Gregorio VII dove ha abbracciato calorosamente don Ciotti.
Ha salutato alcuni dei fedeli presenti dinanzi alla chiesa, poi è entrato all'interno tenendosi mano nella mano con don Ciotti. "Pensavamo di incontrare un padre, abbiamo trovato un fratello, fratello Francesco", ha detto don Luigi Ciotti, iniziando il suo discorso. "Grazie. Grazie di averci accolto - ha proseguito -. E' un momento che abbiamo atteso e desiderato tanto. Le persone che sono qui hanno storie e riferimenti diversi, ma sono accomunate dal bisogno di verità e di giustizia: un bisogno che per molti è ancora vivo. Sono solo una rappresentanza dei familiari delle vittime delle mafie che sono tanti, tanti, tanti di più". "E' un lungo elenco - ha aggiunto - e in questo elenco ci sono anche 80 bambini, come Domenico Gabriele, il piccolo Cocò e l'altro giorno, Domenico. Ci sono persone che si sono trovate casualmente in mezzo a un conflitto a fuoco, ci sono tanti giusti, persone dalla parte di chi aiuta a cercare la verità, persone libere e leali che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà".
IL COMMENTO
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