cronaca

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"Presidiare i cancelli della Tirreno Power è stata un'iniziativa che aveva come obiettivo quello di far emergere tutto il disagio dei lavoratori per la situazione e per la cassa ordinaria che non può essere lo strumento sociale adeguato a rispondere ad una situazione come quella attuale con il blocco dei due gruppi a carbone".


Lo ha detto Lorenzo Ferraro delegato sindacale della Cgil di Savona che questa mattina era al fianco dei lavoratori. "Servono al più presto coperture per tutti i lavoratori dell'indotto, ma queste non possono arrivare soltanto da spezzoni e deroghe che non garantiscono tra l'altro non solo le somme spettanti ma anche il loro regolare pagamento agli aventi diritto. Ora speriamo che l'azienda possa riflettere su questo punto che avevano già messo in conto nella prima riunione in Prefettura del 13 marzo scorso".


Intanto è stato deciso che il presidio di questa mattina sarà ripetuto anche domani. Venerdì poi è in programma un'assemblea nella Valle di Vado.


Sconcerto e choc tra i lavoratori dell'indotto. Carla Boi, della Gr Service, un'azienda esterna specializzata: "Abbiamo lavorato per anni in ogni condizione, a volte rinunciando anche a periodi di ferie durante l'estate. Ora con famiglia a carico non è facile alzarsi al mattino e scoprire che non c'è più un posto di lavoro. Nessuno poteva immaginarlo". Gerardo D'Arienzo lavoratore della Simic ha aggiunto: "Siamo delusi e allo sbando. Non ci aspettavamo una situazione di questo tipo. La situazione non è certo delle migliori".