cronaca

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Si terrà domani, martedì 1 aprile, un incontro sollecitato dalle segreterie nazionali di Flaei CISL, Filctem CGIL, Uiltec UIL per trovare una soluzione per la centrale elettrica di Vado Ligure. Lo rende noto il segretario generale della Flaei Cisl, Carlo De Masi, per il quale è di primaria importanza una vicenda che provoca pesanti ripercussioni sul mondo del lavoro, con centinaia di addetti in cassa integrazione, oltre ai lavoratori dell’indotto.

Il sequestro dell’impianto Tirreno Power di Vado Ligure è avvenuto l’11 marzo scorso da parte della magistratura, che richiede interventi per il rispetto dei limiti delle emissioni sui quali è in corso un confronto con i vertici del gruppo industriale per individuare un cronoprogramma che garantisca il rispetto dei limiti ambientali oltre alle innovazioni tecnologiche.

"Siamo convinti – afferma il segretario generale della Flaei Cisl – che il Ministero dello Sviluppo Economico debba indicare le possibili soluzioni.
La crisi profonda della generazione elettrica italiana si ripercuote oggi in modo crescente sia sul mondo del lavoro sia sugli equilibri energetici nazionali.  - prosegue De Masi- Siamo impegnati per sostenere da un lato i lavoratori elettrici messi a dura prova dalla crisi, dall’altro quelli dell’indotto che rischiano il posto di lavoro, il tutto per definire uno scenario di trasformazione del sistema attraverso piani energetici e strategie di lungo periodo realmente efficaci, sottratte a polemiche ambientaliste, talvolta improprie, che generano allarme sociale e minano programmazioni e investimenti industriali da parte delle grandi società elettriche."