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Affiora il nervosismo in casa Pd nella lunghissima corsa per le regionali del prossimo anno, che si è aperta con la candidatura alle primarie annunciata da Raffaella Paita.

E' stata la stessa Paita a reagire stizzita alle parole di Francesca Balzani che, alle domande sulla sua possibile partecipazione alle primarie, ha risposto con un messaggio riferito a chi è già sceso in campo: "Mi sembra che ci sia stata una accelerazione un po' eccessiva. Questa giunta ha più di un anno davanti, l’anticipazione credo che non giova a nessuno".

La stessa Paita non si è fatta attendere replicando duramente nei confronti della compagna di partito, alzando il tono della polemica: "Capisco che qualcuno si irriti perche' vuole vincere senza correre. Non e' più il tempo delle acclamazioni ma del confronto aperto e libero".

Insomma da una parte la Balzani non scioglie le riserve e invita gli altri ad aspettare ad accendere gli animi per le regionali, dall'altra Paita replica a muso duro e conferma di non voler stemperare il clima da campagna elettorale.

Balzani, europarlamentare Pd, a Genova per inaugurare la mostra "Charlotte Delbo, una memoria mille voci", ha aggiunto: "Io candidata? Vedremo che cosa succederà - risponde Balzani - Le scelte si maturano un po’ per volta, le grandi pianificazioni nella dimensione pubblica non sono mai opportune, perché credo che sia assolutamente fondamentale avere davanti prima di tutto l’interesse delle collettività e quindi evitare di riflettere sempre nella propria ottica personale e individualista".

L'europarlamentare che non si ripresenterà alle elezioni del prossimo maggio, sembra però pensare seriamente all'appuntamento elettorale del prossimo anno: "E’ una sfida molto impegnativa perché le regioni, come la città, sono le comunità dove c’è uno stretto rapporto tra chi amministra e le conseguenze concrete che le proprie decisioni hanno nella vita quotidiana. Sicuramente sono grandi sfide: confronti con i cittadini, con l’elettorato. Quando ci si propone si deve presentare il proprio progetto, sono sfide molto appaganti".

Da parte sua Raffaella Paita replica così: "Ho scelto con trasparenza e serenità la strada del confronto a viso aperto - si legge in una agenzia Ansa - in piena coerenza con la mia storia personale e politica. Sono una iscritta al Pd. Ne vado fiera e amo il mio partito. Ho fatto la gavetta. Nel partito, ma soprattutto come amministratrice locale. Sarà per questo che non mi piace una certa idea e pratica elitaria e un po' saccente della politica. Cooptazione e caminetti non mi appartengono. Di fronte alla scelta, non ho dubbi: scelgo i cittadini. Mi piace il confronto, quello vero".

Paita aggiunge: "Nessun personalismo. Lo chiamo coraggio di metterci la faccia e rischiare in prima persona. Anche a Renzi facevano le stesse critiche. Poi la storia da' torto e da' ragione"

Sulla vicenda è intervenuto anche Alberto Villa, l'altro candidato alle primarie già sceso in campo: "Credo che in questo momento ci stiamo concentrando sulle europee e sulle comunali. Sui tempi anche io non ero d'accordo su anticiparli, ma a dettarli - in politica la regola è questa - è chi esce per primo allo scoperto".