
A stilare la ''nuova'' mappa, che accumuna gruppi di province per indicatori di fisco, criminalità ed economia è l'Agenzia delle Entrate. Obiettivo: lotta all' evasione e migliori servizi.
11,2 milioni di italiani vivono in province ad alta ''pericolosità fiscale''. E' questo il numero dei residenti nelle aree in cui la mappatura dell'Agenzia delle Entrate prevede un rischio più alto all'evasione. Seguono 9,4 milioni a rischio medio alto (con le aree di Roma e Milano). Ben 23,3 milioni abitano invece in aree a basso rischio. Da «Pericolo Totale» a «Stanno tutti bene», la scala tonale della mappa tracciata sullo stivalone italiano dagli esperti dell’Agenzia delle Entrate ha tantissime sfumature: passa per le aree a basso sviluppo ed alta evasione ("Niente da dichiarare?" è il nome del gruppo) a quelle con molte attività manifatturiere ("L’industriale"), dalle province "Equilibriste" alle due aree metropolitane di Roma e Milano ("Metropolis"), per esaminare anche i due gruppi "Rischiose abitudini" e "Non siamo angeli", quest’ultima con un tasso di pericolosità fiscale intermedia, ma non certo ottimale.
Lo studio non conta i residenti, ma basta sovrapporre una mappa ai dati dell’Istat per scoprire che ci sono 11,2 milioni di residenti che abitano nelle province "Rischio Totale", dove l’alta pericolosità fiscale e sociale si sposa con un bassissimo tenore di vita. Subito dopo ci sono 9,4 milioni di cittadini di altri due gruppi: i "Metropolis", con i 7,1 milioni di residenti delle province di Roma e Milano e i "Niente da dichiarare".
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta