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Sono tremila i 'parmureli', le foglie di palma intrecciate, che saranno inviati in Vaticano in occasione della celebrazione della Domenica delle Palme.

"Per la diocesi - ha detto il vescovo monsignor Antonio Suetta - è motivo d'orgoglio e la tradizione unisce piazza San Pietro, cuore della cristianità alla nostra Riviera". La tradizione dei parmureli nasce da un episodio avvenuto il 10 settembre 1586 in piazza San Pietro nel momento di issare l'obelisco egizio ed ha per protagonista il capitano Benedetto Bresca, di Sanremo. Papa Sisto V aveva ordinato il silenzio assoluto, ma quando le corde per innalzare l'obelisco stavano per cedere Bresca gridò "Aiga ae corde" (acqua alle corde, in dialetto ligure), le funi vennero bagnate e l'operazione avvenne senza problemi.

Sisto V lo ringraziò e gli offrì di scegliere il compenso. Bresca chiese e ottenne il privilegio di avere l'onore di essere il fornitore ufficiale delle palme pasquali al Pontefice.