cronaca

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Dopo lo sciopero dei lavoratori del teatro Carlo Felice di Genova indetto dalle segreterie territoriali Slc Cgil e Fistel Cisl in reazione alla notizia dei tagli previsti sul personale per risanare il bilancio del teatro ora c'è attesa per capire se da parte del consiglio di amministrazione del teatro e dal presidente della Fondazione Marco Doria ci sia intenzione di aprire una discussione per scongiurare gli esuberi previsti dal piano industriale: l'appuntamento è per mercoledì quando ci sarà un incontro tra sindacati e amministrazione del teatro. Gianni Pastorino della SLC Cgil è perentorio:


"Con 38 esuberi il Carlo Felice non è più in grado di produrre, questo deve essere chiaro a tutti. Tutti devono sapere che i lavoratori del teatro dell'opera escono da due anni di contratti di solidarietà e hanno contribuito con 8 milioni e mezzo di euro al risanamento del bilancio del teatro diventando i principali azionisti. Non possono pagare loro le inefficienze delle sovrintendenze e delle giunte che si sono succedute. Ci preoccupa un piano industriale che non si propone nessuna riorganizzazione seria ma scarica ancora una volta sui lavoratori le incapacità mangeriali che mancano in chi sta gestendo questa crisi."
Conclude Pastorino: "Chiederemo a Doria una sospensione dell'attuazione del piano industriale e una reale riapertura delle trattative, noi siamo sempre stati disponibili".