cronaca

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 I giudici della corte d'assise d'appello di Genova hanno conferito l'incarico al medico legale Lorenzo Varetto di Torino perché esegua una perizia sulle lesioni rilevate sul cadavere di Paola Carosio, la farmacista di 44 anni trovata senza vita la notte dell'11 dicembre 2010 nel suo appartamento di Nervi. Per quella morte è in corso il processo a carico di Germano Graziadei, l'ingegnere di 46 anni condannato a 21 anni di reclusione in primo grado con l'accusa di avere strangolato la donna.



Il quesito è quello di riferire sulle cause del decesso della Carosio e sulla dinamica. Il dottor Varetto ha preso 60 giorni di tempo. Consulente per la difesa (avvocati Andrea Vernazza e Massimo Auditore) è Marco Canepa, per il pg Luigi Cavadina Lenuzza è Marco Salvi mentre per la parte civile (avvocato Roberto Olivieri che assiste la madre e la sorella della vittima) è Stefano Zacà di Torino. Graziadei ha sempre sostenuto che Paola Carosio si è suicidata impiccandosi all'asta della tenda della vasca da bagno con una striscia di spugna perché soffriva di depressione. Il pm, nel processo di primo grado, aveva ribadito la tesi del medico legale Marco Salvi (che aveva compiuto l'autopsia) secondo il quale "la lesione al collo della vittima è compatibile con lo strangolamento mediante la striscia di spugna e non per impiccagione". E' previsto che il processo riprenda il 18 luglio.