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Una lunga lettera per dire basta al disinteresse della Federazione ligure di basket. Giacomo Conti, presidente del Centro Basket Sestri Levante, lancia un grido d'allarme dopo gara 1 della semifinale play off della serie C contro il CUS Genova che ha vinto 71-56. Tanta rabbia per alcune decisioni arbitrali ma il discorso e' molto più ampio: "E'  la prima volta che vengo espulso dopo nove anni, mi sembra che ci sia poco da aggiungere. Sono arrabbiato perché non si possono mandare certi arbitri per una semifinale play off. Un giocatore come Reffi ad esempio era da tantissimo tempo che non usciva per cinque falli e non tirava un "libero": beh,  è successo anche questo. Il problema non è la sconfitta, il Cus Genova è un'ottima squadra e lo ha dimostrato sul campo ma ci vuole rispetto nei confronti della nostra società".

Conti prosegue la sua analisi e spiega: " Sono anni, compresa questa stagione, che facciamo sacrifici, investiamo risorse - anche per pagare tasse gare che saldiamo puntualmente -  e poi vengono mandati arbitri che non hanno la giusta personalità per affrontare certe gare e alla fine inevitabilmente le condizionano.

Sinceramente, non ne ho più voglia. Mi sono permesso di protestare, in maniera educata e civile come ho sempre fatto in tutta la mia vita, e mi hanno invitato ad uscire. Va bene, ma altri episodi simili durante il match sono stati valutati in altro modo. Prendo atto di questo, ma sono sfinito dall'assoluta disattenzione che la Federazione ligure di pallacanestro mostra nei confronti di chi si "fa un mazzo tanto" e chiedo scusa per l'espressione, ed ha come contropartita un bel nulla. Ci vuole rispetto per la società, la squadra, il tecnico e soprattutto per i tantissimi tifosi, ragazzi della nostra scuola basket e i loro genitori, che ci hanno seguito questa sera ed erano più numerosi dei tifosi del Cus Genova. Con tutta onestà mi verrebbe voglia anche di non far venire la squadra mercoledì per gara 2 ma sarebbe ingiusto per i ragazzi. Già ero rimasto scioccato dalla totale assenza di un dirigente della Federazione nel giorno della finale di Coppa Liguria e la nostra società lo aveva denunciato. Sarebbe stato un segnale, almeno di cortesia, verso chi aveva alzato un trofeo regionale.

E meno male che era presente Giovanni Pansolin che non finirò mai di ringraziare. E poi francamente siamo alla fine del campionato, entriamo nel clou, penso che potesse essere quanto meno doveroso nei confronti di Cus Genova e Sestri Levante presentarsi in palestra per assistere al match. Una goccia che ha fatto traboccare il vaso perché quest'anno il Sestri Levante non ha mai avuto il piacere di vedere in tribuna, durante una partita di campionato il presidente Bennati o qualche altro dirigente della Federazione. MAI. Non esiste. Esigiamo un meritato rispetto. Sono arrabbiato per la sconfitta ed è naturale. Sono arrabbiato cento volte di più perché oggi ho capito che non c'è alcun interesse a fare sport da parte di chi vorrebbe governare lo sport. Noi paghiamo sempre puntuali. Dalle tasse gara all?aria che respiriamo quando entriamo in un palazzetto dello sport (concedetemi almeno questo...). Lo facciamo noi come tantissime altre società. Ci mettiamo soldi e passione. Non vogliamo un grazie, ma almeno vedere ogni tanto qualcuno che ci mette la faccia. Per capire e correggere. In tribuna questa sera c'era il designatore degli arbitri. Spero che abbia visto. Altrimenti lo potrà vedere lunedì sul nostro sito www.basketsestrilevante.it dove sarà visibile tutta la partita". Infine un messaggio al massimo rappresentante dello sport ligure: " Mi rivolgo anche al presidente del Coni Vittorio Ottonello che vigilia su tutto lo sport ligure. Attenzione, ci vogliono regole e le società devono rispettarle. Ci vogliono risorse per mantenere in vita le singole Federazioni e le società devono contribuire. Ci vuole però attenzione e rispetto da parte della Federazione nei confronti delle società. Presidente Ottonello, prenda queste mie parole come un grido d'allarme. Per il Sestri Levante lo sport è passione. Noi come tanti altri la pensiamo così. Se ci togliete anche la voglia di divertirci, un giorno non ci saranno più società di basket in Liguria. Ma solo un Presidente della Federazione", conclude Conti