Le cartoline da collezione, l'uomo 'pratico', l'albergo con la 'K'.
C'e' di tutto e di più nelle conversazioni telefoniche tra l'ex ministro Claudio Scajola e la moglie di Amedeo Matacena, Chiara Rizzo. E per la gestione del latitante a Dubai ora spunta anche un conto corrente online intestato ad una persona fittizia. Scajola, secondo il giudice per le indagini preliminari, Olga Tarzia, aveva la "piena consapevolezza di tutti gli spostamenti di Amedeo Matacena" e questo emerge, secondo gli inquirenti, da una delle tante conversazioni tra l'ex ministro e la moglie dell'imprenditore reggino. Il 16 agosto 2013, in una conversazione telefonica, il politico ligure parla con la moglie di Matacena e le riferisce che "poi ti racconto un po' di cose anch'io perché 'Daniele' è andato a fare un viaggio sulle isole e ci sta fino al 28, è andato in giro, capito?". Secondo il giudice, questo è uno dei passaggi fondamentali che dimostrano come Scajola fosse a conoscenza che Matacena stava per trasferirsi a Dubai, dove poi venne fermato ed arrestato. A dimostrazione del linguaggio in codice usato tra i due interlocutori, c'è anche la telefonata fatta il 18 agosto 2013 in cui Scajola, per indicare un plico di documenti inviato ad Antigua, fa riferimento a "cartoline da collezione". La moglie di Matacena dà conferma a Scajola dell'arrivo del plico 'riservato'. Nella telefonata Scajola chiede alla Rizzo "quelle cartoline lì della collezione che fine hanno fatto? Sono arrivate quelle ..." e la moglie di Matacena gli risponde che "allora, io ho mandato ... sono arrivate le cartoline, si ... (incomprensibile)...". Scajola poi prosegue chiedendo se "sono arrivate ... e hanno fatto, allora, il timbro di apertura o non ancora?" e la Rizzo risponde che "No, no, no, ancora no però l'hanno fatte ... l'hanno ... sono arrivate, dice che le stavano guardando, valutando e domani mi fanno sapere ... perché questo è di sabato e nonostante era sabato gli hanno fatto sapere". La conversazione si conclude con Scajola che riferisce a Chiara Rizzo - secondo quanto era stato riportato anche nei giorni scorsi da alcuni quotidiani - che "ci sentiamo poi ... poi, io stasera qui ci ho a casa Confalonieri, Bertinotti...". Dalle conversazioni spunta poi anche un'intensa attività per un conto corrente online per la latitanza di Matacena. In una telefonata con la moglie dell'imprenditore, l'esponente politico le ribadisce che "io sono uno pratico....quindi conta la sostanza". Ed infine c'è il mistero dell'albergo con la 'K'. Probabilmente Scajola e la Rizzo temevano eventuali intercettazioni, tanto che la donna chiede all'ex ministro "ma tu te lo ricordi l'albergo dove sono, tu te lo ricordi?" e l'ex ministro le risponde "si, si, con 'K' ... me lo ricordo bene, comincia col 'K' quindi me lo ricordo benissimo". Per la Dda reggina, l'ex ministro ha posto in essere una serie di sforzi per "incollare conoscenze, di sollecitare impegni, di stimolare conoscenze altolocate, mettendosi in gioco per ottenere permessi ed autorizzazioni con la consapevolezza di forzare regole e norme".
Scajola sarà interrogato venerdì prossimo nel carcere romano di Regina Coeli. L'interrogatorio sarà condotto dal sostituto procuratore nazionale antimafia Francesco Curcio e dal pm della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo che coordinano l'inchiesta.
Intanto si è appreso che sulla lettera che gli investigatori attribuiscono all'ex presidente libanese Gemayel, trovata nell'archivio di Claudio Scajola, c'è un appunto scritto a mano dell'ex ministro. La lettera è una delle tante carte, raccolte in oltre 100 faldoni sequestrate a Scajola e che potrebbero contenere anche atti coperti da segreto di Stato.
"Non ho l'elenco di tutti i telefonini intestati al Viminale, saranno le autorità competenti ad occuparsene e il ministero farà la sua parte". Lo dice il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, rispondendo a chi gli chiede se fosse a conoscenza del fatto che Claudio Scajola avrebbe usato un telefonino intestato al Viminale. Lo sapeva? "Ci mancherebbe altro....", risponde il ministro.
Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria si legge che Scajola aveva la "piena consapevolezza di tutti gli spostamenti del latitante Amedeo Matacena". Lo rileva il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria nell'ordinanza di custodia cautelare relativamente ad una intercettazione telefonica del 16 agosto 2013 alle ore 11.29 tra Scajola e Chiara Rizzo, moglie di Matacena.
Dalle indagini emerge inoltre che la candidatura di Claudio Scajola alle Europee sarebbe stata bloccata dall'entourage di Silvio Berlusconi nonostante quest'ultimo fosse a favore. E' quanto si evidenzia da una telefonata tra Scajola e Chiara Rizzo, moglie di Matacena, dell'8 aprile scorso e riportata nell'ordinanza del Gip di Reggio. Nella sintesi viene riportato che "Claudio commenta che la situazione di Forza Italia è molto grave e Berlusconi, anche se è a favore di una sua candidatura, viene bloccato dal suo attuale entourage".
ECCO L'INTERCETTAZIONE SU SPOSTAMENTI MATACENA
Il personale della Dia intercetta la telefonata tra Claudio Scajola (S) e Chiara Rizzo (C).
S = ... poi ti racconto un po' di cose anch'io perché "Daniele" è andato a fare un viaggio sulle isole e ci sta fino al 28, è andato in giro, capito? (il giudice annota che "chiaro riferimento allo spostamento programmato per il 28 agosto 2013 - data in cui il Matacena viene fermato in Dubai -, che conferma la piena consapevolezza dello Scajola in merito agli spostamenti del latitante", ndr)
C = Ma chi?
S = Il mio amico Santucci!
C = Ah, si?
S = Si, è andato a fare un giro alle isole e dice ... è andato a farsi un bel giro, è là fermo, sta lì fino al 28.
C = E tu vai pure?
S = No, no, no, è troppo lontano, comunque, io sto scendendo da Limone adesso ... è troppo lontano, comunque sia, capisci?
C = E quando scendi, stasera da Limone?
S = Io fino a stasera, si, si, si ... scendo stasera e ho già prenotato ...
C = Rientri, allora!
S = ... ho già prenotato, perché così accompagno una persona che arriva da una crociera ... ho già prenotato per due giorni fra il 26 e il 30.
C = Ah, ho capito! Ho capito, va bene.
S = E' una idea?
C = Bella! Bella idea.
S = E' vero?
C = Bella, bella idea, bella idea! Senti e lei è tranquilla?
S = Va bene, si, è tranquilla ...
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